Creatività: cos'è realmente? Creativity, what really?

Creatività, una bella parola. Ma cosa si vuol intendere?

Be', naturalmente ognuno ha la sua legittima opinione; io proverò ad illustrare la mia. Creatività” potrebbe essere la capacità di vedere il mondo come non è! Allora è lecito chiedersi anche: ma è un dono innato solo da invidiare a “prescelti” oppure una capacità che si può acquisire e migliorare durante la vita? Creatività potrebbe anche essere unire elementi già esistenti con “connessioni” nuove; che siano utili. La novità e l’utilità sono concetti imprescindibili. Ma essere creativi potrebbe significare anche rompere le regole esistenti per crearne delle altre migliori, destabilizzanti. Ciò potrebbe rappresentare un rischio ovvero: un uomo che ha un’idea nuova può risultare uno svitato. Ma sarebbe uno svitato con “scadenza certa”; cioè finché novità non ha successo. In quel caso diverrebbe un genio creativo.
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Well, of course everyone has their own legitimate opinion, and I'll try to illustrate mine: "Creativity "might be the ability to see the world as it is!
So it is questionable as well: it is an innate gift only as good at "selected" or a skill that you can acquire and improve during the life? Creativity may also be to combine existing elements with "connections" new, they are useful. The novelty and utility are essential concepts.
But be creative could mean breaking the existing rules to create the other best destabilizing. This could pose a risk or a man who has a new idea may be a nut. But it would be loosened with a "certain date", that is until the novelty has not happened. In that case it would become a creative genius.


Monday, October 26, 2015

«La ‘Madre’ delle provocazioni» ‘Scatto’ in avanti nel dibattito sul nudo?

Com'è che recitava quel vecchio ‘adagio’: “tira più un pelo di f... che un carro di buoi” . E' proprio così: nel 2015, quella ‘cosa’ lì, ancora fa scalpore, spaccando l'opinione generale. Di cosa sto parlando? Di questa!
Si tratta della provocazione di Anastasia Chernyavsky, fotografa professionista, che ci propone un autoscatto che la immortala nuda, insieme a sua figlia ed il bimbo nato da poco, mentre finisce di allattare e con una macchina fotografica appesa al collo. Un'immagine che ha già fatto il giro del Mondo e, mentre ancora ‘gira’, divide le opinioni di chi la condivide dalla reteE' etico, è volgare, è una forzatura, è fuori luogo... queste le principali obiezioni. 
Il mio punto di vista è molto semplice: personalmente non ci trovo nulla di aberrante nella foto di una madre, indaffarata e ‘naturalmente’ nuda. Peraltro, con un seno ancora grondante di latte. Chi pensa ciò rischia di apparire patetico ed un po' bigotto: uno che non ha mai sviluppato un sano rapporto con l'altro sesso. E forse, non solo quello!..
C'è una didscalia che accompagna la foto, ed è dell'autrice stessa. La condivido appieno, eccola: «Di tutte le mostruosità che circolano in questo periodo di decadenza sociale e morale, questa foto pare sia considerata aberrante. Una madre nella sua nudità, non solo fisica, in un'immagine ricca di particolari: dal seno esuberante di nutrimento, all'espressione di beatitudine sul viso della bimba. È l'icona della maternità. È una poesia d'amore...»