Protagonista & Soci by KarmiKo69 (PS Consulting) / CC BY-ND 3.0
Un racconto di fantascienza da un’idea di: Protagonista & Soci
Note: This is free fan fiction made just for passion and fun.
Antefatto: Domani avvenne che, in un futuro non troppo remoto…….
Il 21 Giugno 2063 sarà ricordato dall’uomo come il nuovo anno zero, l’anno della rinascita. Ovvero, di una rinnovata consapevolezza nelle proprie capacità; il giorno in cui l’uomo potè guardare le stelle con la certezza di raggiungerle molto presto.
Nessun “miracolo” mistico, nessuna “interferenza celestiale” contribuì all’origine di quell’evento. O, perlomeno, non nel senso biblico. Le religioni non c’entravano nulla e questo fu chiaro a tutti, finalmente! L’unico vero miracolo venne dalla scienza e dagli ultimissimi studi fisici sui “Quanti”.
Il 21 Giugno 2063 successe che l’uomo scoprì la tecnologia a “Curvatura”, un poderoso balzo in avanti nella conquista scientifica e nella coscienza umana. E, in quello stesso momento, a ciascun essere umano fu chiaro che: nessuna guerra avrebbe avuto più un senso.
In effetti l’intervento dal cielo ci fu, ma non era affatto di tipo divino. Forse Dio, in quel momento, stava semplicemente seduto ad osservare. Magari sorridendo di sottecchi!
E, come una tessera del Domino che cade in successione, così il 2063 regalò all’uomo un secondo miracolo. Quell’anno ci fu il “Primo contatto”!
Un contatto in differita, ad essere del tutto sincero. In ogni caso, fu l’anno in cui, l’uomo, ebbe l’inconfutabile prova di non essere solo nella galassia. Anzi, nell’intero Universo!
Quell’anno ci fu una prima debole traccia dell’esistenza di una nuova civiltà extraterrestre. Una traccia che portava dritta alla scoperta di un nuovo “Mondo”, inizialmente chiamato Planet X. E solo dopo col suo vero nome: THURR.
Abbandonata la filosofia bellica e quell’atavica tendenza all’autodistruzione, l’uomo in quel momento aveva una sola priorità, ovvero visitare i nuovi vicini appena intercettati.
Già da diversi decenni un consorzio internazionale stava per ultimare la costruzione della prima astronave per viaggi interstellari. Il consorzio nacque con uno scopo ben preciso, ovvero: condividerne gli elevatissimi costi di progettazione, ricerca e costruzione, per un valore complessivo di qualche trilione di dollari.
Il nome con cui fu varata era: “Catlantis” e la sua missione inaugurale sarebbe stata doppiare Plutone e fare rientro, nel tempo più breve possibile, alla base terrestre appositamente costruita: il V.L.M. “Visiting Life Missions”.
La Catlantis venne costruita con metalli di nuova generazione, con proprietà fisiche perfettamente compatibili con gli sforzi che solo un viaggio intergalattico può provocare. Il più importante era l’Erbio il cui numero atomico è 68. Quel giorno alla nave mancava una sola cosa, un motore con tecnologia a “curvatura”. Solo in questo modo sarebbe stato possibile percorrere distanze siderali. E finalmente, a distanza di poche settimane dal fatidico 21 Giugno, fu possibile dotare il vascello di un avanzatissimo sistema di propulsione.
Il 24 Dicembre 2064 il vascello Catlantis, comandato dall’ammiraglio Richard Kimble, fu varato dallo “Spazio-porto” appositamente costruito sulla Luna e che fungeva anche da cantiere, per la sua prima missione: raggiungere Plutone e ritornare tutto intero , in un lasso di tempo fino a qualche anno prima impensabile.
La missione iniziò e procedette senza intoppi e l’esperimento si rivelò un grande successo. Un successo che, inaspettatamente, ebbe come conseguenza la visita sulla Terra di una delegazione di ambasciatori del pianeta Thurr, in missione diplomatica sul nostro pianeta.
Fra le altre cose, essi contribuirono non poco allo sviluppo di nuove cure mediche che sconfissero tutti i Tumori; alla riscoperta di nuove fonti energetiche pulite ed al miglioramento della tecnologia di curvatura, suggerendo di utilizzare un reattore ad “Antimateria” in luogo del precedente motore a “Fusione nucleare calda”, peraltro utilizzato dalla Catlantis. E condividendo coi terrestri tutta la loro conoscenza su questo argomento.
Come ulteriore segno di amicizia i Thurriani, consci della vasta e promiscua popolazione terrestre, prepararono, in collaborazione coi governanti della Terra, una nuova missione. L’obiettivo era: sviluppare un piano di ricerca di nuovi minerali e fonti energetiche, necessario alla futura e pacifica sopravvivenza del genere umano.
Il luogo individuato per la missione era un piccolo pianeta collocato nell’estremo orlo dell’orbita di Saturno: Il pianeta Ludus
Più vicino a Nettuno che ad Urano, era uno sferoide freddo, i cui movimenti di rivoluzione e rotazione sfuggivano agli strumenti di rilevazione utilizzati dall’uomo. Ludus era molto vicino a Thurr, i cui abitanti, però, non avevano mai utilizzato le sue enormi risorse, essendo questi ultimi totalmente autosufficienti.
Fu quindi un dono, quello che i Thurriani concessero ai terrestri. A patto che essi si impegnassero a ridistribuire equamente i benefici, senza speculazioni.
Il pianeta Ludus era un corpo celeste di poco più grande della Luna, senza vita organica ma molto ricco di preziosissimi minerali compatibili col Carbonio. Fra tutte, la maggiore risorsa e ricchezza, era un cristallo: il “Fullerene”, un derivato del Carbonio. A livello molecolare si presentava sotto forma ottagonale e, dall’ enorme valore, consentiva applicazioni praticamente infinite.
La necessità di garantire prosperità ed armonia ai terrestri, spinse tutti i governanti ad agire rapidamente, elaborando sin da subito le varie fasi delle operazioni.
Anche per questa seconda missione venne scelta la Catlantis, la cui prima tappa del viaggio sarebbe stata Thurr. Una volta raggiunto il nuovo pianeta amico l’intero equipaggio, sia il personale di bordo che i tecnici ed operai, avrebbe sostenuto un duro addestramento per comprendere ed abituarsi alle diverse condizioni del pianeta su cui avrebbero lavorato. Finito l’addestramento, sarebbero ripartiti alla volta di Ludus, non prima però di aver raccolto tutte le attrezzature necessarie per le attività minerarie.
La nuova missione ebbe inizio il 14 Luglio 2066. Nuovamente, la Catlantis, salpò dallo spazio-porto sulla Luna e, con la propulsione a curvatura di antimateria, superò Plutone impiegando metà del tempo rispetto alla prima missione, raggiungendo Thurr così come previsto dai nuovi fratelli dello spazio.
Trascorsero 9 lunghi mesi per preparare adeguatamente tutti gli uomini alla nuova avventura spaziale. Poi, in un soleggiato mattino di Aprile del 2067 (data terrestre) la Catlantis decollò per la sua vera missione: garantire prosperità al genere umano.
L’ammiraglio Kimble, su consiglio degli anziani di Thurr, ordinò al suo Primo Pilota di programmare il computer regolandolo sulle coordinate della regione polare meridionale di Ludus. A poche miglia di distanza dal grande cratere “Rivers”, badando bene di tenersi al suo margine più esterno.
Il viaggio fu breve e senza ostacoli. La nave atterrò delicatamente su una piccola superfice perfettamente pianeggiante vicino al cratere, e fu subito avvolta da una densa polvere cosmica.
Ma questa, è un’altra storia…………La, invece, nostra inizia proprio da qui…
Primo Sistema solare, orlo esterno di Saturno. Settore di Urano, 21 Giugno 2205 dopo E. V. La nave da trasporto interstellare “Demeter” II^ era appena uscita da una “manovra di piega” spazio-temporale. Si stava dirigendo verso la stazione orbitante di Ganimede dove, poche ore più tardi, avrebbe dovuto stoccare il suo carico di merci per poi ripartire verso il Sistema di Queller, esattamente come faceva ogni mese da più di 8 anni.
Quella volta, però, la nave non arrivò a destinazione. Il “cunicolo di tarlo” , una regione vuota dello spazio in cui venivano a contatto due punti della Galassia, distanti normalmente oltre 1500 anni luce, collassò improvvisamente mentre la Demeter II si trovava ancora a poco meno di un milione di chilometri da esso.
Il collasso ebbe come inevitabile conseguenza un'implosione del varco, a cui seguì poi la nascita di un fenomeno sconosciuto. Un fenomeno che mai nessun uomo aveva visto prima e che si espanse, inizialmente, a velocità estremamente elevata investendo il vascello mercantile. La nave fu completamente disintegrata, con una tale violenza da ridurla all'istante in una nube informe e caotica di “quark”,e poi, dopo appena qualche nanosecondo, fu risucchiata nello spazio bidimensionale della superficie esterna dell'anomalia, che dopo aver raggiunto un diametro di circa due milioni di chilometri, rallentò improvvisamente e bruscamente la sua espansione, che continuò però senza sosta.
La storia continuerà....
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Carminiello....
ReplyDeletescrivi cose troppo lunghe.
Però ora mi metto a leggerle.
Almeno spero.
Ciao Francè, si tratta di mini racconti, in fondo!! E questa è la 1^ parte del terzo capitolo di una mini trilogia su: Terra e Uomo. Grazie lo stesso. PS: Bello il tuo blog, lo visiterò spesso
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