Creatività: cos'è realmente? Creativity, what really?

Creatività, una bella parola. Ma cosa si vuol intendere?

Be', naturalmente ognuno ha la sua legittima opinione; io proverò ad illustrare la mia. Creatività” potrebbe essere la capacità di vedere il mondo come non è! Allora è lecito chiedersi anche: ma è un dono innato solo da invidiare a “prescelti” oppure una capacità che si può acquisire e migliorare durante la vita? Creatività potrebbe anche essere unire elementi già esistenti con “connessioni” nuove; che siano utili. La novità e l’utilità sono concetti imprescindibili. Ma essere creativi potrebbe significare anche rompere le regole esistenti per crearne delle altre migliori, destabilizzanti. Ciò potrebbe rappresentare un rischio ovvero: un uomo che ha un’idea nuova può risultare uno svitato. Ma sarebbe uno svitato con “scadenza certa”; cioè finché novità non ha successo. In quel caso diverrebbe un genio creativo.
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Well, of course everyone has their own legitimate opinion, and I'll try to illustrate mine: "Creativity "might be the ability to see the world as it is!
So it is questionable as well: it is an innate gift only as good at "selected" or a skill that you can acquire and improve during the life? Creativity may also be to combine existing elements with "connections" new, they are useful. The novelty and utility are essential concepts.
But be creative could mean breaking the existing rules to create the other best destabilizing. This could pose a risk or a man who has a new idea may be a nut. But it would be loosened with a "certain date", that is until the novelty has not happened. In that case it would become a creative genius.


Thursday, March 6, 2014

«Le stelle come non ve le potreste mai immaginare» Affascinante rivelazione su una diffusa credenza


Alle volte diamo per scontate certe cose; c'è assuefazione verso cose che vediamo, osserviamo, sentiamo. 
Eppure, nelle origini di certe credenze, cercandone il perché, emergono particolari che non ti aspetti!

Per tutti noi, l'idea della stella, è quella a cinque punte. Così ce la figuriamo ed è così che la vediamo, spesso, anche nei disegni che rappresentano il cielo di notte. Andando indietro nel tempo, scopriamo che anche gli antichi egizi rappresentavano la stella allo stesso modo. Eppure, se osserviamo le stelle a occhio nudo, appaiono più semplicemente come punti luminosi. Allora viene da chiedersi: perché le stelle vengono continuamente rappresentate proprio con cinque punte?
Ebbene, la risposta esatta potrebbe giungere proprio da una lettura simbolica, ossia: la stella è in realtà il simbolo esoterico dell’Uomo. Le cinque estremità indicano: le gambe, le braccia e il capo.
Questa credenza viene mantenuta viva anche dalla letteratura ‘simbolica’, che fra l'altro, su questo punto, scrive: “La stella che ci appare è la stella del Genio Umano; la Stella del Microcosmo che, in magia, impersonifica il segno della Volontà Sovrana. Per raggiungere una tale valenza, essa deve essere tracciata in guisa da potervisi inscrivere una figura umana. Deve, cioè avere la punta rivolta verso l’alto!”
Il pentacolo è quindi simbolo dell’Uomo e, come detto poc'anzi, l'idea della stella a cinque punte viene spesso accostata al cielo notturno. La ragione di questo abbinamento va cercata nella tradizione ermetica, un elaborato e profondo pensiero che, sconosciuto ai più, tra le altre cose, recita così: “Tutto ciò che è in alto è come ciò che è in basso; tutto ciò che è in basso è come ciò che è in alto. E questo per realizzare il miracolo di una cosa sola, da cui derivano tutte le cose, grazie ad un’operazione sempre uguale a se stessa!” Spieghiamone bene il senso, utilizzando un linguaggio più accessibile:
l’Uomo
(il microcosmo, ciò che è in basso) e l’Universo (il macrocosmo, ciò che è in alto) si riflettono a vicenda, essendo l’uomo parte del Creato, e sua più alta espressione. Sicché non potrebbe essere altrimenti.
In conclusione, l’uomo nasce dall’universo e così, il pentacolo
(microcosmo) viene collocato nel Cielo (macrocosmo), in quanto da esso è stato generato. In tal modo un cerchio si chiude: ciò che per molti è una credenza scontata, ovvia e se volete pure banale... per pochi altri rappresenta un'affascinante rivelazione cosmica. Siamo tutti parte di tutto!

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